Prima della caduta dell'Albania sotto il controllo dell'Impero Ottomano, gli "ARBARESK", antico nome attribuito a queste popolazioni da cui deriva il nome di albanesi, essendo dotati di una certa abilità in campo militare, erano diventati mercenari al soldo di imperi o signorotti che li chiamavano per il loro valore.
Fu così che nel 1450 una forza albanese intervenne in Sicilia chiamata da Re Alfonso V° d'Aragona detto "Il Magnanino", Re di Napoli, per reprimere una ribellione di Baroni siciliani, e, dopo aver sconfitto gli insorti e riportato la legalità di Re Alfonso V°, ne ricevettero in cambio l'assegnazione di alcune terre in Sicilia.
A questo primo presidio, si aggiunsero tra il 1468 ed il 1492 delle ondate migratorie di albanesi che sfuggivano dall'occupazione turca e che, raccogliendo l'offerta del Re di Napoli di nuove terre in Sicilia, crearono nuovi villaggi molto isolati dai villaggi siciliani.
Questa caratteristica gli consentì di mantenere inalterati nel tempo, lingua, cultura, usi e costumi della madre patria fino alle soglie del XX° secolo.