Tivitti - Sicilia nel Cuore

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Significato delle carte siciliane
Le carte siciliane discendono dai tarocchi e, pertanto, ad ognuna di esse l’esoterismo attribuisce un particolare significato e interpretazioni diverse. Di seguito riportiamo solo alcune delle attribuzioni più conosciute.
Pubblicato da - 16/3/2023
Origini del gelato
La tradizione Siciliana del gelato nasce dall'antica usanza araba di preparare lo "scherbet" (in arabo “dolce neve”) che consisteva nel consumo di ghiaccio tritato a neve condito con succhi di frutta o latte. Questa tradizione, sviluppatesi inizialmente nel catanese dove, al posto del ghiaccio tritato, veniva utilizzata la neve dell’Etna
Pubblicato da - 23/6/2021
La Ducea inglese di Sicilia
L'Abbazia di Santa Maria di Maniace (chiamata anche Ducea di Nelson, Castello di Nelson e Ducea di Maniace) si trova al confine fra i comuni di Bronte e Maniace, in provincia di Catania. Fu fondata dalla regina Margherita di Navarra nel XII° secolo. Verrà donata insieme al feudo nel 1799 da Ferdinando di Borbone all'ammiraglio
Pubblicato da - 18/3/2021
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Tivitti

Tradizioni > Giochi con le carte siciliane
Tivitti è un gioco semplice usato soprattutto per insegnare ai bambini a riconoscere le carte. Si gioca in due e lo scopo del gioco è rimanere senza carte.

Regole

Si dividono le carte tra i due giocatori, che, a turno, ne prendono una dal proprio mazzo. Se la carta girata è immediatamente superiore o inferiore a quella mostrata sulla pila dell’avversario, deve essere spostata su questa, indipendentemente dal seme.
Se invece la carta girata è un asso o una immediatamente successiva ad una dello stesso seme già presente sul tavolo, deve essere posizionata scoperta su quest’ultima. Sul tavolo si vengono a formare così quattro pile, una per ogni seme, oltre alle pile e ai due mazzetti davanti ai giocatori.
Se non si verifica una delle situazioni descritte sopra, il giocatore posiziona la carta scoperta davanti a sè e il turno passa all’avversario, altrimenti continua a girandone un’altra. Quando non ci sono più carte coperte nel proprio mazzetto, si capovolge la pila di carte scoperte e si continua.
Bisogna fare attenzione però a non commettere errori, infatti, se l’avversario si accorge che non sono state rispettate le regole del giocolo lo farà notare dicendo “Ti vitti!” (ti ho visto). L’errore obbliga il giocatore che lo ha commesso a rimettere la carta, coperta, sul proprio mazzo cedendo il turno all’avversario.
Non si deve prendere la carta dal proprio mazzo se si può spostare quella scoperta sulla pila dei semi, altrimenti si ricade nel Ti vitti!
Si puó gridare "Ti vitti!" solo dopo che il giocatore ha lasciato la propria carta appena girata, e mai prima.
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