Le carte siciliane discendono dai tarocchi e, pertanto, ad ognuna di esse l’esoterismo attribuisce un particolare significato e interpretazioni diverse. Di seguito riportiamo solo alcune delle attribuzioni più conosciute.
La tradizione Siciliana del gelato nasce dall'antica usanza araba di preparare lo "scherbet" (in arabo “dolce neve”) che consisteva nel consumo di ghiaccio tritato a neve condito con succhi di frutta o latte. Questa tradizione, sviluppatesi inizialmente nel catanese dove, al posto del ghiaccio tritato, veniva utilizzata la neve dell’Etna
L'Abbazia di Santa Maria di Maniace (chiamata anche Ducea di Nelson, Castello di Nelson e Ducea di Maniace) si trova al confine fra i comuni di Bronte e Maniace, in provincia di Catania. Fu fondata dalla regina Margherita di Navarra nel XII° secolo. Verrà donata insieme al feudo nel 1799 da Ferdinando di Borbone all'ammiraglio
L'Abbazia di Santa Maria di Maniace (chiamata anche Ducea di Nelson, Castello di Nelson e Ducea di Maniace) si trova al confine fra i comuni di Bronte e Maniace, in provincia di Catania. Fu fondata dalla regina Margherita di Navarra nel XII° secolo. Verrà donata insieme al feudo nel 1799 da Ferdinando di Borbone all'ammiraglio
L'isola Ferdinantea, nota anche come "Graham island" in inglese e "île Julia" in francese, è esistita davvero ed ancora oggi è una piattaforma rocciosa di circa 30 mq situata a circa 6,9 metri sotto il livello del mare, formatasi nel Canale di Sicilia, tra Sciacca e l'isola di Pantelleria, durante una breve eruzione
Catania nel corso dei secoli, non ha sempre avuto questo nome. La città, fu fondata da coloni calcidesi nel 729 a.C., edificandola su precedenti insediamenti Siculi risalenti al 1000 a.C. in una località chiamata Katinon. Inizialmente la città fu chiamata dai Greci
Il primo nome dell’isola fu Sicania dal nome dei primi abitatori: i sicani. Successivamente, come appare dall’Odissea di Omero, il nome fu mutato in Thrinakie, che significava isola a forma di tridente e successivamente ancora cambiato in Trinakria ovvero "isola dei tre promontori: Capo Peloro a Nord Est (Messina), Capo Boéro o
Il liotru, simbolo ufficiale della città di Catania dal 1239, è una scultura, ricavata da un unico blocco di pietra lavica che poggia sopra un piedistallo, raffigurante un elefantino sormontato da un obelisco alto oltre 3 metri. Si racconta che, secondo la tradizione, fu un elefante a scacciare dall'area in cui sorgeva
Nell’anno 1960, a Catania, ogni mattina operai ed operaie prendevano l’autobus della linea 27, che da piazza Duomo li portava alla zona industriale di Catania, dove lavoravano. Durante il viaggio, che durava circa un’ora, le persone viaggiavano pigiate come sardine ed accadeva spesso cha alcuni molestatori
Nel 1890, il negus Menelik II°, donò al re d’Italia Umberto I°, in segno di riconoscenza, dopo aver siglato il Trattato di Uccialli, un piccolo elefante. Il sovrano, a sua volta, lo regalò alla citta di Catania in occasione della sua presenza per l’inaugurazione del Teatro Massimo il 30/05/1890
Dopo il terremoto del 1669 che distrusse Catania, la città venne ricostruita con nuovi e sontuosi palazzi e con vie dritte e molto ampie per l’epoca. All’epoca Catania era una piccola città che, seppur con quartieri nuovi, si presentava in uno stato di degrado e di sporcizia a tal punto che il quartiere del “Carmine”, sorto dopo il 1693
Fino alla prima metà del XIX° secolo, la refrigerazione dei cibi era affidata alle ghiacciaie. A Catania era assai diffuso il commercio della neve che veniva conservata in varie grotte di scorrimento lavico esistenti sulle pendici dell’Etna, formatesi dall’ingrottamento della lava. Fenomeno che si verifica perchè la parte
Si racconta che un giorno la fata Morgana, sorella del bretone re Artù, dopo averlo accompagnato sulle pendici dell'Etna, rimase affascinata dalla Sicilia e decise di rimanervi, edificando un castello di cristallo nelle profondità dello Stretto di Messina. Fu così che, in un torrido mese di agosto, un Re